Loira contro Friuli Colli Orientali: la disfida del Sauvignon Blanc di Valentino Butussi
La Francia da un lato, la Nuova Zelanda all’altro. Nel mezzo il nostro Friuli, affetto da una perenne crisi d’identità. Le vecchie glorie del Collio e dei Colli Orientali avevano tracciato una via “territoriale” d’interpretare l’uva francese, ma poi c’è stata una deriva modaiola che ha portato il Sauvignon friulano a strizzare l’occhio alle tendenze del Nuovo Mondo.
Per un periodo è sembrato che la via del vegetale spinto dato dalle pirazine sparate e del profumo esplosivo fosse quella maestra. Oltre a riscuotere un certo successo sul mercato nazionale, i vini godevano anche del plauso della critica nostrana quando era ancora in grande spolvero e dei giudici dei consorzi internazionali, che avevano addirittura insignito un esempio lampante di questo stile del titolo di “miglior Sauvignon del mondo”.